3 libri perfetti per i bambini dai 5 ai 10 anni

Foto di cottonbro su Pexels.

In un primo articolo Giulia, insegnante alla scuola primaria da ormai 9 anni, ha condiviso le sue principali strategie per comunicare al meglio con i suoi allievi, ragazzi dai 5 ai 10 anni d’età.

In un secondo articolo ha spiegato quali sono secondo lei 3 errori comuni che noi genitori facciamo con i nostri bimbi, e come evitarli.

Dato che non c’è due senza tre 😝, questa volta ho pensato di porle la seguente domanda: “Se potessi consigliare solo 3 libri ai tuoi studenti, quali sceglieresti?“.

Ecco la sua risposta, come sempre preziosa:

Libro #1: La cucina degli scarabocchi, di Hervé Tullet

Adoro questo libro perché propone un utilizzo diverso del libro stesso: c’è una lettura che coinvolge tutti i sensi, tutta la persona, perché è proprio un entrare nel libro e diventarne co-autore.

Adoro questo libro perché propone un utilizzo diverso del libro stesso: c’è una lettura che coinvolge tutti i sensi, tutta la persona, perché è proprio un entrare nel libro e diventarne co-autore.

Si tratta infatti di un libro “operativo”: ad ogni pagina sono illustrate delle tavole apparecchiate, e vengono date ai bambini delle istruzioni su quello che è il piatto da cucinare.

Seguendo le istruzioni, il bambino può riprodurre graficamente quello che viene richiesto nel piatto disegnato sulla pagina, come la crostata di cerchi, l’insalata di zigzag, e gli spiedini belli e buoni.

In una maniera piacevole e assolutamente ludica permette quindi al bambino di sviluppare le sue abilità grafiche, perché gli consente di familiarizzare con diversi tipi di tratto e segno grafico, ma anche diversi tipi di strumento, tipo pastello, pennarello, e via dicendo.

Tutti gli albi illustrati proposti da questo autore sono interattivi: non si tratta di testi con una storia, ma di testi con cui il bambino può interagire.

Per esempio, “Colori” propone al bambino di giocare con le pagine come se fossero colori veri, mescolandoli per ottenere colori più chiari, più scuri, lavorando con i colori primari per formare i colori secondari.

Nel libro “Il gioco del buongiorno”, invece, il bambino va ad infilare proprio il dito nelle pagine.

Libro #2: Un grande giorno di niente, di Beatrice Allemagna

“Un grande giorno di niente” parla di un bambino che riscopre la bellezza nascosta nelle piccole cose del quotidiano.

Anche attraverso le illustrazioni e l’uso del colore e delle pagine, questa autrice riesce a far capire quanto sia prezioso tutto quello che ci circonda, e quanto possa aiutarci riscoprire quegli affetti veri autentici.

Anche attraverso le illustrazioni e l’uso del colore e delle pagine, questa autrice riesce a far capire quanto sia prezioso tutto quello che ci circonda.

È una scrittrice ed illustratrice per bambini che però ha la particolarità di proporre storie che vanno proprio a toccare le corde più profonde della persona.

La conosco bene: ho tutti i suoi albi illustrati (ride, ndr).

Nei suoi testi ci sono a volte storie, altre volte semplicemente delle riflessioni, delle immagini.

Mi viene in mente per esempio il suo testo “Che cos’è un bambino?”, in cui descrive quello che un bambino fa, quello che un bambino è, andando ad indicare come un bambino in realtà non ha nulla di meno di un adulto, è una persona al 100%, con i suoi pregi e difetti, che va capita, compresa e rispettata così com’è.

O “La gigantesca piccola cosa”, in cui parla di come tutti cerchino questa cosa fantastica che alla fine si scopre essere nient’altro che la felicità.

Oppure “Le cose che passano”, in cui parla di tutte le cose effimere, che volano via, cose astratte, o intangibili, che ogni giorno noi vediamo passare, mentre l’unica cosa che non passerà mai è l’amore della mamma.

Libro #3: La bambola dell’alchimista, di Bianca Pitzorno

In questo libro c’è un pizzico di magia se vogliamo, di chimica, pozioni che rendono sempre qualsiasi storia per ragazzi un po’ più accattivante.

Affronta quello che è un desiderio che tanti bambini provano: il fatto di avere un fratello o una sorella, trovandosi invece ad essere figli unici.

Attraverso il viaggio di questo libro si riesce un po’ a provare l’esperienza di avere un fratello, grazie alle avventure che il protagonista Teo si trova a vivere.

E’ un’autrice italiana che ha prodotto diversi testi di narrativa per ragazzi.

È più adatto per la parte più alta della fascia d’età, attorno agli 8/10 anni.

Qualche altro suo titolo: “Ascolta il mio cuore”, “La casa sull’albero”, “A cavallo della scopa”.

Sono testi non proprio recentissimi perché li leggevo già io alle elementari, però secondo me sono un must nella libreria di un bambino.

Questa autrice è infatti capace di entrare nell’universo del bambino.

A volte dipinge gli adulti come scontrosi, prepotenti anche, dando invece grandissimo spazio all’autenticità delle relazioni tra bambini, tipo quella che può esserci tra fratelli, o amici.

Questa autrice è infatti capace di entrare nell’universo del bambino. A volte dipinge gli adulti come scontrosi, prepotenti anche, dando invece grandissimo spazio all’autenticità delle relazioni tra bambini, tipo quella che può esserci tra fratelli, o amici.

L’amicizia è una tematica che c’è in tutti i testi che lei ha proposto.

Dipinge i bambini come delle persone a tutti gli effetti, coraggiose, capaci di atti di grande eroismo. Mi viene in mente il testo Tornatrás, dove una bambina salva da sola le sorti di due famiglie grazie al suo essere brillante e coraggiosa.

Grazie infinite, Giulia! Non vedo l’ora di leggerli assieme a Noah 🙂

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