3 libri perfetti per i preadolescenti

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ragazza intenta a leggere libri
Foto di Daria Shevtsova su Pexels.

In un articolo precedente Chiara, professoressa alle scuole medie da ormai 9 anni, ha condiviso le sue principali strategie per costruire un rapporto di fiducia e collaborazione con i suoi studenti, ragazzi dagli 11 ai 13 anni.

Ho trovato i suoi consigli così utili, che ho pensato di “approfittare” ancora una volta della sua contagiosa passione ed evidente competenza.

Le ho quindi posto la seguente domanda: “Se potessi consigliare solo 3 libri ai tuoi studenti, quali sceglieresti?“.

Ecco la sua preziosa risposta:

Ho fatto fatica a scegliere 3 libri (ride, ndr).

Alla fine ho optato per quelli con cui ottengo sempre un buon riscontro dai miei ragazzi.

Libro #1: L’anno in cui imparai a raccontare storie, di Lauren Walk

Copertina del primo libro consigliato: l'anno in cui imparai a raccontare storie di Lauren Wolk

Sono solita proporre questo libro ai miei studenti, soprattutto nelle classi in cui c’è un forte senso di ricerca di un’identità personale, e bisogno di dare spazio al proprio io.

È un libro abbastanza recente, e paragonato da alcuni a “Il buio oltre la siepe“, di Harper Lee.

Avendoli letti entrambi, quello che ho riscontrato di simile è il forte sentimento di difesa della giustizia, che si va a ricollegare ai punti che avevo citato per instaurare una buona comunicazione coi ragazzi.

In una fascia di età in cui i ragazzi sono molto suscettibili al tema della giustizia, alla difesa dei propri ideali, al riconoscimento di cosa è giusto, questo libro permette loro di rispecchiarsi molto nella salvaguardia delle decisioni personali e dei propri ideali, contro un mondo che a volte non li aiuta in questo, anzi.

In una fascia di età in cui i ragazzi sono molto suscettibili al tema della giustizia, alla difesa dei propri ideali, al riconoscimento di cosa è giusto, questo libro permette loro di rispecchiarsi molto nella salvaguardia delle decisioni personali e dei propri ideali, contro un mondo che a volte non li aiuta in questo, anzi.

La storia è ambientata tra le due guerre mondiali, e la protagonista è una ragazzina che ha l’età dei miei studenti.

La vicenda può anche essere inserita in un contesto di bullismo, perché questa ragazza viene presa di mira da una più prepotente, e quindi dovrà prendere in mano la sua vita.

Ma Wolf Hollow era anche il posto in cui avevo imparato a dire la verità; l’anno prima di compiere dodici anni. A dire la verità su cose da cui era impossibile fuggire. Impossibile, e perfino sbagliato. Malgrado la tentazione fosse forte.

estratto di “L’ANNO IN CUI IMPARAI A RACCONTARE STORIE”

Libro #2: Oh, boy!, di Marie-Aude Murail

Copertina del secondo libro consigliato: Oh, boy! di Marie-Aude Murail

È un libro che in realtà propongo un po’ in punta di piedi.

Lo propongo alle classi di terza che ho avuto modo di conoscere bene, perché affronta dei temi delicati, come l’omosessualità, che ahimè non sono ancora bene accettati.

I libri sono finestre sul mondo: ci danno delle informazioni, o perlomeno degli spunti di riflessione, su svariati temi, anche su temi delicati.

Penso sia giusto che i ragazzi si confrontino su questi aspetti, soprattutto perché viviamo in un mondo che per fortuna contempla diverse sfaccettature di essere e modi di vivere.

Spesse volte i ragazzi sono curiosi, e prima che la curiosità diventi pregiudizio secondo me è bene che possano sentirsi liberi di porre domande in un contesto strutturato ed adulto.

Spesse volte i ragazzi sono curiosi, e prima che la curiosità diventi pregiudizio secondo me è bene che possano sentirsi liberi di porre domande in un contesto strutturato ed adulto.

Chiara in vacanza al mare.

Questo libro è di una profondità indescrivibile. Senza “spoilerare” troppo, è la storia di tre bambini che restano orfani e vengono affidati ad un parente, omosessuale.

Barthélemy si chinò per capire meglio i commenti della piccola. Ad ogni nuova precisazione, faceva: “Oh, boy!”, con l’aria spaventata.
“Ti ho disegnato tre cuori con il tuo nome perché ti amo un po’, molto, alla follia”.
Si guardarono negli occhi , con i nasi che quasi si sfioravano, e Venise fece la domanda, quella che permette di operare una prima selezione tra buoni e cattivi.
“Ti piacciono i bacini?”

ESTRATTO DI “OH, BOY!’

Libro #3: Fuori fuoco, di Chiara Carminati

Copertina del terzo libro consigliato: Fuoi fuoco, di Chiara Carminati

“Sì Jole,” ha sorriso appena appena. Anche lei era contenta di tornare da Mafalda, per forza. Ma aveva addosso una tristezza più grande. Mi ha accarezzato la testa e mi ha guardato a lungo negli occhi. Poi ha detto:
“La guerra, Jole, la fanno gli uomini. Ma la perdono le donne.”

estratto di “fuori fuoco”

È il libro più scolastico dei tre: è un libro storico.

Racconta le vicende della prima guerra mondiale da un punto di vista insolito.

Siamo abituati a sentire i racconti di guerra da chi sta in trincea, invece questo libro dà voce alle persone che stanno a casa, e che sono prevalentemente donne: madri, sorelle, figlie, zie.

Dà uno spaccato di quella che è la realtà quotidiana di un contesto storico.

È un libro di impatto, perché rende più normale, più concreto un fatto così grande e lontano da noi, e lo fa vedere ai ragazzi come vissuto sulla pelle delle persone.

È un libro di impatto, perché rende più normale, più concreto un fatto così grande e lontano da noi, e lo fa vedere ai ragazzi come vissuto sulla pelle delle persone.

Leggere i libri in classe fa parte di una didattica molto tradizionale, però rimane uno strumento valido: i ragazzi hanno bisogno di affacciarsi a queste finestre sul mondo che sono i libri, e di avere un momento in cui potersi fare un’idea, porre o porsi domande, oppure confrontarsi con un compagno o con un adulto.

Se invece si considera la lettura autonoma, ci sono ragazzi che sono più restìi. In quel caso utilizzo dei libri che sono una raccolta di racconti.

Per rimanere allineata al tema della giustizia, propongo “Non chiamateli eroi. Falcone, Borsellino e altre storie di lotte alle mafie”, che appunto è una serie di biografie di personaggi che hanno resistito contro la mafia.

Si può fare qualcosa, e se ognuno lo fa, allora si può fare molto.

estratto di “non chiamateli eroi”, dalla storia di padre pino pugliesi

E un altro libro che è più storico e si chiama “Noi ragazzi della libertà. I partigiani raccontano”: una serie di testimonianze, di racconti di persone che hanno lottato durante la resistenza.

Come ci ha detto un vecchio signore che ha compiuto da poco centodue anni e che la Resistenza l’ha fatta, “la libertà non è un regalo, va conquistata”. Meglio allenarsi fin da piccoli a riconoscere chi vuole portarvela via.

estratto di “i ragazzi della libertà”

Questi libri hanno come target ragazzi dagli 11 ai 13 anni, ma di fatto toccano il cuore di tutti. Come dice Concita de Gregorio: “La lettura per adulti è solo per adulti, quella per ragazzi è per tutti.”

La letteratura per adulti è solo per adulti, quella per ragazzi è per tutti.

CONCITA DE GREGORIO

Grazie mille, Chiara! Già aggiunti alla lista di libri da leggere 😉

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