Perché NON dire ai nostri figli che siamo orgogliosi di loro

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mamma sorride soddisfatta e orgogliosa di suo figlio
Foto di Julia M Cameron su Pexels.

Hai mai detto a tuo figlio “Sono così orgoglioso di te!”?

Scommetto che la risposta è SÌ! (Almeno per me, sicuramente! 🙋🏻‍♀️)

A volte i nostri figli ci lasciano senza parole, riempiendoci il cuore di gioia e orgoglio.

Hai presente quei momenti in cui dimentichi tutti i capricci e i momenti difficili e vorresti solo andare ad abbracciarli forte forte?

Magari hai visto tuo figlio confortare un amico che piangeva nel parco giochi, o avere ottimi risultati in qualcosa su cui stava lavorando da molto tempo, o aiutarti senza che glielo chiedessi.

Vuoi che sappia che quello che ha appena fatto è fantastico.

Quindi, perché non dovresti dire il comunissimo “Sono così orgoglioso di te”?

Genitori orgogliosi della figlia che impara ad andare in bicicletta.
Foto di Agung Pandit Wiguna su Pexels.

Ogni volta che sottolinei come il comportamento di tuo figlio sta influenzando te (o chiunque altro tranne se stesso), gli stai offrendo una motivazione estrinseca.

Lo stai privando dell’opportunità di guardarsi dentro e sapere da sé se ha fatto bene o male, spingendolo invece a cercare l’approvazione esterna.

I nostri figli ci amano e ci considerano come i loro modelli (almeno quando sono piccoli), quindi faranno qualsiasi cosa per compiacerci, anche cose in cui non credono veramente.

Ad esempio, possono scegliere un percorso accademico che non riflette i loro punti di forza e valori, solo perché sapevano che ci avrebbe reso orgogliosi.

Possono anche cercare l’approvazione di altre persone importanti nella loro vita, come amici, fidanzati, e insegnanti.

Immagina tuo figlio in compagni di amici che stanno assumendo droghe o facendo i bulli: vorresti che prendesse decisioni in base a ciò che gli altri potrebbero pensare di lui?

OK. Cosa dovrei dire allora?

Puoi sostituire il “Sono così orgoglioso di te” con “Devi sentirti così orgoglioso di te stesso!”.

bambino sta preparando biscotti da solo
Foto di olia danilevich su Pexels.

Spostando l’attenzione su ciò che i nostri figli sentono, promuoviamo la loro motivazione intrinseca, ossia la loro capacità di fare qualcosa perché si sentono realizzati e soddisfatti nel farla, non perché sanno che riceveranno una ricompensa o un elogio per questo.

Ogni volta che i tuoi figli chiedono la tua opinione, prova a ribaltare loro la domanda.

Ad esempio, quando ti chiedono se ti piace il loro dipinto, puoi dire “A te piace? Cosa ne pensi?”.

Così facendo trasmetti loro il messaggio che è la loro opinione ciò che conta davvero, incoraggiandoli a diventare introspettivi e consapevoli di sé.

Invece di dire “Metti in ordine la tua stanza, mi faresti così felice!”, potresti dire “Metti in ordine la tua stanza, ti sentirai molto meglio a starci dentro dopo!”.

Invece di dire “Wow, che bravo che sei a fare i biscotti!”, potresti dire “Wow, sembra che ti piaccia davvero cucinare!”.

Non parlare di TE, parla di LORO.

Ora è il tuo turno!

Pensi che i tuoi figli chiedano sempre la tua approvazione?

Riesci a pensare ad altre strategie per aumentare la loro motivazione intrinseca? Se sì, lascia un commento! Adorerò leggerlo 🙂

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